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Audemars Piguet 14790 recensione prezzo

Audemars Piguet 14790 : recensione e prezzo

Capita, ogni tanto che un orologio di lusso ti chiami a sé, con un quadrante ammaliante o degli indici fluorescenti, è il caso dell’Audemars Piguet 14790, modello Royal Oak da 36 mm.

Potrebbe essere anche il suo modo di catturare la luce o la sensazione di piacere quando lo indossi al polso … lo schiocco della distribuzione o il modo semplice in cui scivola sotto il polsino e si incastra dolcemente.

“Quest’Audemars Piguet 14790 al polso è così elegante, comodo e per me solo molto più indossabile al polso rispetto alla versione Jumbo 15202”. Avere un segnatempo più piccolo è meglio di averne uno più spesso? In questo caso sono sicuro che lo apprezzerai molto!

La storia di Audemars Piguet 14790

Immagine Audemars Piguet 14790 immagine

Per i grandi produttori di orologi in Svizzera, gli anni ’70 furono tra i più difficili e preoccupanti, perché la casa orologiaia giapponese Seiko, a fine anni ’60 presentò il suo gioiellino, l’Astron, il primo orologio da polso al quarzo al mondo, un passaggio simbolico epocale, che avrebbe per sempre cambiato la prospettiva nel mondo degli orologi.

In Svizzera, le grandi maison orologiaie, per tenere botta, compirono un enorme sforzo tramite una collaborazione che diede vita al movimento Beta 21. Ed il primo modello fu l’Omega Electrolux, disponibile in commercio con il Beta 21, che annoverava collaborazioni di tutto rispetto con Patek Philippe e Rolex.

Ad ogni modo il passaggio non è stato definitivo: infatti l’industria orologiera svizzera non ha voltato le spalle a quella che era la meccanica tradizionale, piuttossto si è adatta per sopravvivere ad un mercato emergente nuovo ed alternativo. Si è assistito inoltre, nel decennio tra gli inizi dei ‘70-80 una drastica riduzione del numero di orologiai da più di 1500 a 600.

C’era un brand che tuttavia ha abbracciato a pieno la mentalità “rassicurante e costosa”, con il lancio degli orologi più audace di sempre.

C’è dell’Italia nell’Audemars Piguet 14790

L’attacco da parte degli orologi al quarzo giapponesi era sostanzioso ed imminente, ed anche la casa orologiera Audemars Piguet, ha deciso di raccogliere il guanto di sfida e scendere in campo. In Italia ci furono dei dissidi, dato che alcuni affiliati italiani di AP avevano espresso una potenziale opportunità di lanciarsi nel mercato degli orologi da polso di fascia alta in acciaio.

L’Italia è da sempre un mercato di riferimento importante per quanto riguarda gli orologi da polso ed in generale va dato atto al nostro paese di aver “forgiato” l’arte del collezionismo di orologi.

Come risposta, l’allora Direttore Generale di AP, il signor Georges Goley decise di nominare Gerald Genta principale designer di orologi Audemars Piguet nel mondo, e di mettere a punto la miglior tipologia d’acciaio inossidabile possibile.

Genta lavorò tutta la notte perché la commissione gli fu assegnata al convegno di Baselworld del 1971, pur di consegnare e svelare design alla mattinata d’apertura successiva della mostra.

Guardando indietro, Gerald Genta non avrebbe mai potuto immaginare quanto importante potesse essere il lavoro svolto la notte precedente.

Forse è anche un bene che non si sia reso conto della portata del compito … a volte pensare troppo a un compito può soffocare ed inibire la creatività!

E così è nata la leggenda: il maestoso Audemars Piguet 14790 Royal Oak.

Un orologio a forma di casco

Audemars Piguet 14790 orologio a caschetto
Fonte immagine: https://orologi.forumfree.it/?t=71711860

I tratti salienti dell’Audemars Piguet 14790 Royal Oak sono la sua lunetta esagonale, dotata di otto viti rivestite d’oro bianco, allo stesso modo è molto stabile e vigorosa la guarnizione a tenuta stagna, ben visibile.

Gerald Genta, la notte prima del Baselworld 1971 si concentrò molto sullo stile da conferire a quest’orologio, che prese spunto per il suo design dai caschetti indossati dai subacquei professionali.

Le finiture, le linee precisi, sottili ed impercettibili sono eccellenti, e la complessità con la quale è stata costruita la cassa è qualcosa di sensazionale. L’AP Royal Oak 14790 continua tuttora ad essere un segnatempo difficilmente riproducibile, dato che che le rifiniture sono davvero complicate da realizzare, anche con la tecnologia moderna della quale disponiamo.

In effetti, i primi prototipi sono stati effettivamente realizzati in oro bianco, poiché è molto più facile lavorare quando si realizzano casi così complessi. Nonostante sia un orologio complesso in termini di produzione tecnica, ciò che amiamo è che in realtà è un orologio dall’aspetto molto semplice. Esteticamente delizioso, con un aspetto pulito e simmetricamente molto equilibrato. Questo è forse il genio del suo design, la sua disarmante semplicità.

Un prezzo esorbitante

I primi orologi in acciaio referenza 5402 furono presentati al salone di Basilea nel 1972. I quadranti erano conosciuti come “petit tapisserie”,ed erano tanto iconici quanto il design della cassa. Il caratteristico bracciale integrato di Genta, ancora una volta un’impresa di ingegneria tecnica da produrre, era la chiave per l’estetica complessa ed articolata dell’orologio.

Ed il prezzo, cavoli, il prezzo era davvero una mossa coraggiosa e spavalda. Il prezzo iniziale del Jumbo al lancio era di 3300 franchi svizzeri,ovvero dieci volte il prezzo del Rolex Submariner all’epoca. Per metterlo nel contesto, è l’equivalente di un costo di circa 73.000 euro oggi contro il moderno Submariner, cifre esorbitanti!

La gente non era convinta che fosse un’offerta valida e prediceva che Audemars sarebbe crollato entro un anno.

Tuttavia, era vero il contrario e le fortune dell’Audemars Piguet 14790 erano assicurate per sempre (erano soltanto appena cominciate).

Specifiche tecniche dell’Audemars Piguet 14790

Specifiche Tecniche Audemars Piguet 14790

  • Marchio: Audemars Piguet
  • Modello: Royal Oak Ref. 14790ST
  • Movimento: meccanico automatico calibro AP 2225
  • Funzioni: data, ore, minuti
  • Caratteristiche: quadrante blu
  • Cassa: 36 mm in acciaio inossidabile
  • Vetro: zaffiro
  • Bracciale: bracciale in acciaio inossidabile timbrato AP
  • Anno: anni ’90
  • Scatola e documenti: Estratto d’archivio (a seguire)

Per molti versi, la referenza 14790 è una versione ridotta della referenza originale 5402, che conserva molte delle stesse caratteristiche, come il quadrante “Petite Tapisserie” e le proporzioni generali.

Le viti sono lucidate, mentre a lunetta e i bordi della cassa contrastano in modo fantastico con la superficie spazzolata della cassa e del bracciale. Con un diametro di 36 mm (dai 39 mm del Jumbo e del 15300) e uno spessore di soli 7,5 mm (0,6 mm rispetto al Jumbo che è 8,1 mm), questa cassa Royal Oak è un bel passo in avanti in termini di prospettive e dimensioni.

Grazie al profilo sottile della cassa e del bracciale, la ref. Audemars Piguet 14790 abbraccia il polso, in un modo che è allo stesso tempo estremamente confortevole,ma anche elegante e caratteristico. Il fondello esterno mostra correttamente il numero di serie univoco (E-33XX), coerente con la produzione più tarda di questo rif. 14790.

Questo AP 14790 conserva il motivo più sobrio “Petite Tapisserie”, formando il motivo quadrato e losanga, come si è visto nelle precedenti produzioni del Royal Oak. La stessa trama dell’ Audemars Piguet 2018 Royal Oak Tourbillon Extra-Thin diverso dal Perpetual Calendar Ultra-Thin.

Le versioni più recenti del Royal Oak, come i modelli Offshore hanno adottato da allora il più audace motivo del quadrante “Tapisserie Evolutive” di AP, meno fedele al design originale.

Esiste inoltre un particolare esempio che presenta un quadrante blu vibrante raramente visto, soprannominato dai collezionisti “Yves Klein”, a causa della sua somiglianza con la tonalità blu intenso mescolata per la prima volta, è stata realizzata proprio dall’artista francese Yves Klein.

Le prove suggeriscono che il quadrante è stato prodotto da Stern Creations, il famoso produttore di quadranti, che ha anche realizzato quadranti per l’originale Royal Oak ref. 5402.

Il Royal Oak 14790ST è animato dal calibro AP 2225 ultrasottile, derivato dal movimento calibro JLC 889 prodotto da Jaeger-LeCoultre. Formato da 280 componenti, il movimento a 40 rubini è rodiato, con decorazioni in fausses côtes (effetto a maglie). Il prezzo si attesta da un minimo di 14.900,00 euro fino a 25.000,00 euro, acquistandolo da privati.

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