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Barber Pole la storia del palo da barbiere

Barber Pole: la storia del palo da barbiere

Niente come il Barber Pole collega nell’immaginario comune, ad un negozio Barbershop rispetto ad un semplice salone di acconciatura.

Si perché la storia dietro il Barber Pole o Palo da barbiere, c’è il sangue come protagonista principale. Ma d’altronde parlando di rasoio, lamette e utensili affilati la presenza di sangue era inevitabile.  Se non conosci la storia del barbiere leggi questo articolo!

Ma allora perché fuori dai negozi dei barbieri ci sono questi Barber Pole?

Perchè fuori dai negozi Barbershop ci sono i Barber Pole?

Al giorno d’oggi il palo da barbiere è molto comune da trovare, come lo era anche all’incirca 200 anni fa. Adesso sono elettrici, possono essere sia statici, ossia girare attorno ad un’asse, oppure fissi senza movimenti. I colori sono univoci per tutti: il bianco, il blu ed il rosso. Sebbene non è raro, nelle barbierie europee o comunque non americane trovarle di soli due colori: bianco e rosso.

L’origine dei Barber Pole è da ricercare al periodo medievale, quando i barbieri oltre che tali erano anche dei veri e propri chirurghi. Sì, hai capito bene, dei chirurghi di quelli con guanti, mascherina e bisturi. Certo un po’ meno professionali ed igienici di oggi, ma giusto un pochetto eh.

Addirittura il barbiere o acconciatore era soltanto uno dei tanti mestieri che un barbiere poteva ricoprire. Era anche incaricato nell’applicare delle sanguisughe che accoppavano la pelle a mo’ di clisteri, e che sempre queste aspiravano il sangue in seguito ad amputazioni o salassi.

I salassi sono delle lacerazioni tramite tagli, che permettono la fuoriuscita di sangue, e dunque una sorta di purificazione da questo sangue non sano.

E quale modo migliore se non quello di applicarci delle belle sanguisughe? Penso sia giusto.

Infatti la fuoriuscita di sangue, che per loro era infetto e malato, permetteva la spontanea e nuova formazione di sangue puro e sano.

E si curava di tutto con questo meccanismo di salasso: dalla peste, anche bubbonica fino al più banale e comune mal di gola.

Come mai proprio i barbieri erano incaricati come chirurghi?

Fino a quel periodo medievale, erano i monaci ad essere incaricati nelle operazioni chirurgiche e tutto ciò che interessava la medicina in generale. Fu un’editto di Papa Alessandro III nel 1163 a proibire categoricamente ai monaci di occuparsi di salassi o di medicina. 

La pratica del salasso era vista come un mestiere quasi “snobbato” dai medici e dunque anche secondo Papa Alessandro III si trattava di un lavoro indegno per la rilevanza ed importanza rivestita dal clero. 

Così, il mercato dei barbieri prese piede definitivamente. Un’aspetto curioso è che i barbieri lasciavano il sangue, ottenuto dal salasso del primo cliente al di fuori del negozio, a simboleggiare che in quel “salone” si effettuavano salassi. Un modo molto macabro ed insanguinato di pubblicizzare il proprio lavoro di salasso. 

Non solo salassi – Barber Pole 

Ma non solo, come se non bastasse, i barbieri erano davvero degli antichi jolly dell’artigianato, infatti oltre che di salassi si occupavano di odontoiatria. Oddio, detta così sembra che usassero camici e materiali sterilizzati…tutt’altro invece! Infatti oltre alle tremende anfore pullulanti di sangue esposte all’esterno c’erano anche i denti, simpatici (perlopiù cariati o ammuffiti) dei clienti ai quale venivano estratti, in fila, quasi come una collanina di perle. 

Tutto però aveva un limite, e se ne accorsero anche a Londra. Infatti nel 1307 fu imposta una rimozione ed assoluto divieto di mostrare qualsiasi ciotola o anfora contenente sangue (infetto). E dove andarono mai a finire tutti quei fiumi di sangue? Nel fiume Tamigi… riversate completamente. 

I Barbieri erano i re del marketing nel Medioevo

I barbieri, che erano degli abili marketers, stavano pensando assiduamente ad un nuovo modo di pubblicizzare i loro servizi molto “professionali”.

Quando i clienti, o per meglio dire i pazienti improvvisati, ricevevano il salasso, tenevano con la mano da affettare un palo, il quale veniva afferrato in maniera stretta e decisa. Questo serviva per far risaltare le venature e per permettere di beccare la vena dalla quale zampillava il sangue a loro dire malato. 

 

Ah, quasi dimenticavo, per i salassi si utilizzava il fleam, una specie di piccolo spadaccino, quasi portatile. Dunque i barbieri non solo usavano rasoi a mano libera, ma arnesi affilati veri e propri. 

Il Barber Pole del medioevo aveva un manico lungo ed una punta terminante con un pomello, in genere d’ottone, dove erano posizionate le sanguisughe. Una bacinella al tempo stesso, si posizionava sotto il braccio, in direzione nella quale si effettuava il salasso e dove cadeva il sangue. 

Ma ora arriviamo al mito vero e proprio. Dei bendaggi,venivano avvolti attorno al braccio, in modo tale che la fuoriuscita fosse tamponata e si arrestasse. 

Infine questi bendaggi bianchi, sporchi di sangue, si arrotolavano attorno al palo stesso usato in precedenza. 

Dunque al posto delle anfore adottarono questi bendaggi, bianchi e rossi di sangue, avvolti attorno al palo. Ed ecco spiegato il mito del Barber Pole o palo da barbiere.

Poco alla volta, i bendaggi attorno al palo furono definitivamente rimossi, per lasciare spazio a dei pali che si pitturavano con dei colori bianchi e rossi. Indubbiamente molto più estetici ed igienici. Questa è la naturale evoluzione al Barber Pole come noi lo conosciamo oggi, significato annesso. 

Il significato dei colori bianco e rosso nel Barber Pole

Il rosso indica la presenza sui bendaggi di sangue, considerato malato, mentre il bianco è il colore del bendaggio pulito, privo di sangue. 

L’involucro superiore, che vediamo sul barber pole è una cupola che si rifa’ a quella in ottone dove si trovavano le sanguisughe nel Medioevo. 

 

Invece la parte inferiore è quella simile alla bacinella che conteneva il sangue e che si esponeva come riconoscimento al di fuori del negozio. 

Il movimento a spirale invece, si collega al modo nel quale i bendaggi, a causa del vento si muovevano in maniera circolare. 

I barbieri-chirurghi nacquero 1540, dove in un trattato con i chirurghi si stabiliva che i barbieri dovevano essere riconoscibili con i colori blu e bianco mentre per i chirurghi quello bianco e rosso. 

Nel diciottesimo secolo invece anche il ruolo della medicina cambiò lentamente e nel 1745 il patto tra barbieri e chirurghi cessò di esistere in maniera definitiva. 

Ma allora perché negli USA esistono i Barber Pole blu, bianchi e rossi?

L’aggiunta del colore blu nel Barber Pole è probabilmente al fatto che esiste una netta separazione dal sangue venoso (associato al blu) a quello periferico (associato al rosso). 

Altri sostengono invece che si tratti di puro patriottismo, e dunque un forte richiamo alla bandiera statunitense, dalla quale il barber pole americano ne trae ispirazione stilistica. 

La realtà non la sapremo mai, resta il fatto che il barber pole è un’accessorio che ogni barbiere deve per forza di cose avere come simpatico e sempre attuale segno identificativo. 

 

 

 

 

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