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Forfora e caduta dei capelli correlate? 1

Forfora e caduta dei capelli correlate?

Se anche tu stai assistendo alla caduta dei capelli, è normale, e se invece fosse collegata anche alla presenza di forfora?

Me lo sto domandando perché ultimamente ho notato una notevole caduta dei ì capelli. Immediatamente ho ipotizzato a qualche carenza vitaminica o nutrizionale. 

Invece la mia dieta è pressoché invariata da tempo, dunque potrebbero contare i fattori emozionali o di stress. Sebbene non sia un periodo particolarmente faticoso o pesante per me.

 

Poi ho visto cellule desquamate bianche cadere sui miei indumenti, infatti me ne accorgevo quando indossavo capi di vestiario scuri, neri per l’esattezza.

Da lì il collegamento: e se la forfora provochi la caduta dei capelli? E fosse un rapporto simile a quello del cane che si morde la coda?

Ho indagato sempre più fondo, ecco cosa ho scoperto!

Cause della correlazione tra forfora e caduta dei capelli 

La forfora è una condizione oltre che dermatologica anche estetica davvero fastidiosa ed imbarazzante. Infatti la desquamazione cutanea accelerata, tipica nella forfora si manifesta su: vestiti, indumenti e anche tra i capelli stessi con fiocchi bianchi di natura grassa. 

 

Le cause che inducono la forfora sono molteplici:

  • eccessiva quantità di olio sul cuoio capelluto non rimossa mediante una regolare detersione della stessa, tramite uno shampoo
  • condizioni mediche come la dermatite seborroica
  • fattori genetici.

Ma allora, possono la forfora e la caduta dei capelli essere due condizioni strettamente correlate tra di loro?

Di sicuro, scientificamente parlando, la forfora da sola non determina la caduta dei capelli. Non possiamo dire invece lo stesso del contrario.

Infatti alcune delle cause della forfora, in determinate circostanze, possono essere le stesse  che portano poi alla caduta dei capelli.

E’ bene però ricordare che parliamo di caduta dei capelli, non di alopecia androgenetica, dunque in questo caso il fattore ormonale-genetico è escluso. 

Siccome non si tratta di calvizie, la situazione è reversibile, ossia è possibile tornare indietro una volta che la causa della caduta dei capelli recede

La dermatite seborroica e la caduta dei capelli 

La causa di tutto questo è una condizione dermatologica da trattare, sto parlando della dermatite seborroica. 

La dermatite seborroica è un’infiammazione di alcune zone della cute, ossia dove troviamo un’elevata presenza di ghiandole sebacee. 

Si manifesta come uno sfogo infiammatorio della cute, la quale appare infatti arrossata e piena di squame, talvolta tendenti al colore giallastro.

La dermatite può manifestarsi sia sul cuoio capelluto che sul viso. Sono queste per l’appunto le zone dove la concentrazione delle ghiandole sebacee è maggiore. 

Nota bene: Nella forfora da dermatite che poi provoca anche una caduta dei capelli non c’è bisogno di usare la finasteride o il minoxidil.

 

Sebbene la caduta dei capelli e forfora sia presente, non siamo di fronte ad una calvizie, dunque non è da trattare con sostanze che vanno ad inibire la produzione di testosterone.

Come ho già spiegato ne i migliori trattamenti per la caduta dei capelli, un enzima blocca la produzione di DHT, un metabolita del testosterone. 

La caduta dei capelli dipende da un’eccessiva produzione di DHT sul cuoio capelluto.

Più DHT equivale a dire una miniaturizzazione dei capelli, ossia capelli più sottili, fragili e corti.

Come posso trattare la forfora?

I prodotti che consiglio per la forfora si basano su alcune sostanze funzionali ben specifiche:

  • Zolfo (Capelli e cute grassi)
  • Catrame vegetale
  • Zinco Piritione 
  • Ketoconazolo

Zolfo (Capelli e cute grassi)

Chi di voi non ha comprato, almeno una volta, una saponetta allo zolfo per combattere l’acne giovanile? Penso un po’ chiunque. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, lo zolfo è un toccasana per pelli grasse e untose. 

Lo zolfo è il meno efficace per i capelli grassi in tutto l’elenco, sebbene non presenti alcun’effetto cosmetologico negativo.

L’uso dello zolfo è sempre limitato in quanto il suo odore è davvero forte e per nulla gradevole. Neanche con l’aggiunta di profumazioni è correggibile, un caso davvero disperato. 

Con l’utilizzo dello zolfo precipitato finalmente si è posta fine al problema del cattivo odore. Lo zolfo si lega a proteine dall’alto peso molecolare, in modo da perdere la sua volatilità.

In questo modo il cattivo odore resta intrappolato e non evapora, non evaporando non viene percepito inalandolo. 

Catrame vegetale 

Il primo, ossia il catrame vegetale, lo troviamo in percentuali diverse: 1, 2 e 5%. La percentuale indica l’efficacia e la concentrazione di catrame nello shampoo. 

Percentuali come l’1-2% sono ideali per chi ha una bella massa di capelli, soprattutto nel caso di uomini o donne con capelli lunghi.

Il catrame vegetale rallenta il turn-over dell’epidermide, andando ad agire sulla causa della forfora, ossia un’accelerato turn-over cellulare, che causa la presenza di queste squame che non si sono distaccate ottimamente.

Dico questo perché una caratteristica del catrame vegetale è quella di lasciare i tuoi capelli fortemente opacizzati e spenti. Come ovvio che sia, aumentando la concentrazione aumenta anche la tendenza a rendere il capello otticamente smorto. 

Invece se sei un uomo con capelli relativamente corti o medio-corti, puoi provare la concentrazione al 5%, infatti su lunghezze corte non si nota il capello velato. 

Talvolta, in alcuni shampoo è combinato l’effetto del catrame vegetale con quello dell’acido salicilico, ottimi entrambi contro la forfora. 

Zinco Piritione

E’ un’alternativa più efficace del catrame per contrastare la presenza di forfora, soprattutto se abbinata a seborrea (forte desquamazione).  

Difatti lo zinco piritione svolge un’azione anti-seborroica, ossia quando la forfora è grassa. 

Lo zinco piritione non presenta effetti cosmetologici negativi: non opacizza e non rende i capelli spenti. 

E’ ottimo e lo ritroviamo in diversi shampoo, come il Klorane, che troviamo in farmacia. 

Ketoconazolo

E’ il principio attivo in uno shampoo anti-forfora che troviamo in farmacia, ed è un vero e proprio anti-micotico. Non tutti saranno a conoscenza che, il responsabile della forfora, oltre ai citati casi, è un fungo: il Malassezia Furfur. 

La scienza ci riguarda su questo fungo, che nei casi di persone con forfora, si è dimostrato maggiormente presente sulla cute, in grandi quantitativi.

Ci sono due prodotti correlati con il Ketoconazolo come principio attivo:

  • Triatop (1%)
  • Nizoral (2%)

Più è alta la percentuale di Ketoconazolo, più lievita sia l’effetto legato a forfora e dunque caduta di capelli, ma anche il costo lievita decisamente. 

Il Triatop è sempre la prima scelta nel caso di forfora intensa e nei capelli più lunghi, dunque da prediligere per le donne. 

Il Nizoral invece è migliore nei maschi, dove ci sono capelli corti, e l’effetto cosmetologico non assume rilevanza significativa. 

Conclusioni

Forfora e caduta dei capelli non sono correlate tra di loro. Avere la forfora non comporta una perdita di capelli. Anche se, nei casi in cui c’è la componente dermatologica affettiva, come la dermatite seborroica, lo stato infiammatorio generale della cute, può rendere i capelli più esposti e sensibili.

 

Dunque qualsiasi disturbo o affezione del cuoio capelluto deve essere curata: forfora o calvizie che sia.

Dobbiamo prenderci cura dei nostri capelli, o loro non ci daranno mai le soddisfazioni delle quali abbiamo bisogno. Se noti che la caduta di capelli è ingente, prova ad usare uno shampoo anticaduta, il risultato potrebbe essere ottimale.

Non ultimo, ricordiamo che una corretta alimentazione, con l’apporto giusto di tutti i nutrienti essenziali. Anche se sono consapevole che i ritmi moderni e lo smog rendono il nostro sistema immunitario una ciofeca.

Per ovviare a questo dovresti conoscere quale integratore per capelli utilizzare per rinforzare i capelli; tutto questo può aiutarti a ritrovare quell’amore e fiducia in te stesso, perché chi ama i capelli ama in prima persona sé stesso!

 

 

 

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